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Gli Stavoli: L'Anima Rustica della Montagna Friulana e il Fascino dell'Abbandono

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  Di solito, in questo spazio, amo raccontare leggende e storie sospese tra realtà e mistero. Ma oggi voglio fare qualcosa di diverso. Voglio parlarvi di un frammento autentico e silenzioso della nostra terra: non un fantasma né un cavaliere, ma delle pietre, del legno e del vento. Oggi vi porto tra gli stavoli, le antiche costruzioni di montagna del Friuli Venezia Giulia, testimoni muti di una vita semplice e resistente.   C'è un Friuli Venezia Giulia fatto di panorami grandiosi, castelli imponenti e città eleganti, ma c'è anche una regione più intima, incastonata tra i monti, che custodisce un tesoro di semplicità e storia: gli stavoli . Se vi siete avventurati in Carnia o nelle Valli del Natisone, avrete sicuramente notato queste piccole costruzioni in pietra e legno, che sembrano quasi un tutt'uno con la montagna circostante. Ma cosa sono esattamente gli stavoli e perché meritano un racconto a parte? Cosa sono gli Stavoli? Il termine stavolo (o stali, stavul ...

La Maschera del Diavolo: un viaggio tra mito, paesaggi friulani e filosofia antica

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Ci sono luoghi che portano dentro di sé l’eco delle leggende. In Friuli Venezia Giulia, tra le valli che si stendono ai piedi delle Alpi Carniche e Giulie, ogni pietra e ogni radice custodisce un frammento di memoria antica. La Maschera del Diavolo , conservata presso il santuario della Madonna delle Grazie a Udine, ha ispirato il nuovo racconto delle Leggende del Friuli Venezia Giulia , nasce proprio qui, nei paesaggi sospesi tra storia e mito: i Cretaz , con le loro atmosfere misteriose, e il maestoso Monte San Simeone , da sempre percepito come luogo di confine tra il mondo terreno e quello spirituale.   Proprio i Cretàz, situati nei pressi delle Grotte di Torlàn , lungo la strada che da Nimis porta a Chialminis, custodiscono una delle tradizioni più oscure della cultura popolare friulana: si narra che, accanto a un capitello posto all’ombra di un grande albero di noce, le streghe si radunassero per danzare con i diavoli. Una leggenda che non si ferma alla paura, ma cela anche u...

Il Patto Demoniaco – Il Destino dell’Agane

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  Dove il Friuli si fa leggenda… e abisso Ci sono storie che non ti cerchi. Sono loro a trovarti, come un sussurro che sale da una rovina sommersa o il riflesso impossibile di qualcosa che non dovrebbe esserci. Il Patto Demoniaco è nato così. Non è un racconto nato da un’idea, ma da una sensazione. La sensazione che il Friuli, in certi luoghi, non sia solo terra , ma qualcosa di più antico. Qualcosa che ci osserva ancora. L’acqua che conserva la memoria Chi conosce il Tagliamento sa che non è un fiume qualsiasi. A tratti pare immobile, inoffensivo. Poi cambia, scompare, riaffiora. E nel suo andare silenzioso, custodisce storie dimenticate — o forse volutamente sepolte. In quella corrente ho immaginato l’Agana . Una creatura che non si mostra, ma c’è. Un essere che promette ciò che desideri… al prezzo di ciò che sei. Un patto, un leone, un uomo in fuga Raniero non è un eroe. È un uomo che fugge, da sé stesso più che dal mondo. Nel racconto lo incontriamo quando...

L'ultima partita di briscola e la leggenda dell'Orcolat

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  Nel piccolo bar di un paese friulano, l’aria è densa di fumo e profuma di vino rosso versato con generosità. Un gruppo di anziani gioca a briscola come ogni pomeriggio, le carte sbattono sul tavolo consumato dal tempo, mentre le voci si mescolano al tintinnio dei bicchieri. Tra loro c’è Mario, un uomo sulla settantina, con baffi bianchi e mani nodose che sembrano aver afferrato la vita con forza. Oggi la fortuna gli sorride più del solito: vince una mano dopo l’altra, lasciando i compagni di gioco a scuotere la testa con un misto di incredulità e irritazione.   "Mario, ma che hai oggi?" sbotta Toni, visibilmente infastidito. "Mi sa che hai fatto un patto col diavolo!" Gigi, il più vecchio del gruppo, sorride sotto i baffi, appoggiando le carte sul tavolo con un gesto lento e studiato. "Altro che diavolo... a me ricorda qualcun altro. Avete mai sentito la storia di Tite e dell’Orcolat?" I presenti si avvicinano, incuriositi. Fuori, il vento soffia tra i v...

"L’inquisitore - Il filo del potere": tra leggenda e magia oscura

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Non tutte le storie nascono dalla fantasia. Alcune hanno radici profonde, che affondano nella terra in cui viviamo e nelle tradizioni che ci sono state tramandate. L’inquisitore - Il filo del potere prende vita da una leggenda del pordenonese, una storia tanto antica quanto potente, che parla di sacrificio, riconoscenza e del legame invisibile che unisce le generazioni.   La maschera del giudice: giustizia o ambizione? Jacopo de Varlungo non è solo un inquisitore: è un uomo che si nasconde dietro la maschera del giudice. Con il peso della legge divina sulle sue spalle, Jacopo appare come il simbolo della giustizia, un faro di ordine e moralità in un villaggio avvolto da superstizione e paura. Ma quella maschera non è altro che una facciata. Sotto di essa si cela un’anima corrotta, guidata non dalla legge, ma dall’ambizione. La maschera non serve a proteggere gli altri, ma a nascondere se stesso: le sue vere motivazioni, i suoi desideri, il suo bisogno di controllo. Jacopo usa la ...

Bora e Tergesteo: La Leggenda del Vento e del Sangue

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Trieste, città sospesa tra mare e pietra, porta nei suoi vicoli, tra le sue raffiche e le sue rocce, una storia antica quanto il mondo: la leggenda di Bora e Tergesteo, un amore nato nel soffio di un vento e inciso per sempre nel cuore del Carso. Tanto tempo fa, quando i venti erano creature viventi guidate dal possente Vento, padre dei venti, Bora era la sua figlia prediletta. Con la sua bellezza impetuosa e il suo spirito indomito, Bora viaggiava al fianco del padre e dei fratelli, accarezzando monti e mari con il suo tocco vivace. Un giorno giunsero su un altopiano verdeggiante che, come un balcone, si affacciava sul mare infinito. Bora, incantata da quella terra selvaggia, si allontanò dai suoi simili per giocare con le nuvole. Il suo cuore libero la condusse in una caverna nascosta tra le rocce, un luogo di mistero e magia. Fu lì che lo vide: Tergesteo, un giovane argonauta. I suoi occhi erano specchi del mare, e il suo spirito sembrava sfidare le stesse leggi del mondo. Tra Bora ...